René Crevel

La morte difficile

Traduzione di Gianni Forte

Cresciuto in una famiglia borghese, il giovane Pierre Dumont soffoca tra le convenzioni sociali e l’ipocrisia. Costretto a nascondere le sue insicurezze e la sua omosessualità, non riesce a trovare un posto nel mondo. Pur mettendolo di fronte alle paure più intime, l’incontro con l’americano Arthur Bruggle, coetaneo affascinante ed emancipato, segna per Pierre un punto di svolta. Il loro sarà un viaggio sentimentale avventuroso, non privo di conflitti e di attriti. Quando è con lui, Pierre si libera dall’angoscia e dalla solitudine. Schiacciato dal peso di dover nascondere la sua vera identità, ingabbiato in una vita che non gli corrisponde, cerca disperatamente un equilibrio tra il desiderio di vivere allo scoperto l’amore per Arthur e l’incapacità di conciliare le aspettative moralistiche del suo ambiente sociale. È un destino segnato. La storia di Pierre avrà un tragico epilogo. Una “morte difficile”, appunto.
Libro206 pagine
eBook

ISBN: 9791281276246 / 9791281276215SCARICA ESTRATTO PDF

René Crevel

"Ritratto di René Crevel" (1928), Jacques-Émile Blanche - Museo Carnavalet, Parigi

René Crevel, nato a Parigi nel 1900, è uno dei più importanti scrittori simbolisti francesi del XX secolo. L’infanzia tormentata, segnata dal suicidio del padre e dal pessimo rapporto con una madre bigotta, permea tutta la sua opera. Laureato in filosofia, si unisce dapprima al movimento dadaista e poi al surrealismo con André Breton. Elegante protagonista della vita notturna parigina dell’epoca, nonché membro del Partito Comunista Francese, Crevel pubblica nel 1926 La morte difficile, il suo romanzo più famoso nel quale, con toni brillanti e intensamente dolorosi, esplora temi personali quali la sessualità, la follia e il sogno. La tumultuosa storia d’amore con il pianista statunitense Eugene MacCown scandalizza i surrealisti per la sua aperta omosessualità, tanto che verrà espulso dal gruppo. Irrequieto, malato di tubercolosi e con problemi di salute mentale, nel 1935 Crevel si suicida con il gas nel suo appartamento, proprio come nel 1921 aveva raccontato in Deviazioni, il primo romanzo.

Rassegna Stampa