Rubén Gallo

Morte all’Avana

Traduzione di Laura Putti

Un corpo maschile carbonizzato è rinvenuto sul bordo della strada che conduce all’Aeroporto Internacional José Marti dell’Avana. Appartiene a Manuel Tomás Ricana, imprenditore edile spagnolo residente da anni nella capitale cubana e attivissimo turista sessuale. Il cadavere ha un pupazzo di pelouche in bocca e l’uomo è stato strangolato almeno dieci giorni prima. Attorno a questa morte misteriosa si scatena il balletto degli omosessuali, dei marchettari, dei travestiti e, soprattutto, degli stranieri a caccia di ragazzi che popolano le notti sul Malecón, il famoso lungomare dell’Avana, e i bar e i cabaret gay nati nella capitale cubana ben prima della morte di Fidel Castro. Un romanzo polifonico, suddiviso in capitoli brevi. Ognuno dei protagonisti ha il proprio racconto, la propria storia con la vittima. E il finale sarà più che una sorpresa.
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ISBN: 9791281276116 / 9791281276109

Libro: 356 pagine

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Rubén Gallo

Crediti: foto di Daniel Delaborde

Rubén Gallo, messicano, scrittore e saggista, dal 2002 insegna letteratura all’università a Princeton, dove si occupa anche della storia culturale europea.
Nel 2017 pubblica Conversación in Princeton, libro intervista con Mario Vargas Llosa, e nello stesso anno esce anche Teoría y práctica de La Habana, romanzo ambientato nella notte cubana. Gallo ha pubblicato saggi su Freud (è nel board dei consiglieri del Museo Freud a Vienna), sul movimento delle avanguardie in Messico, su Città del Messico, su Proust e, nel 2013, per Il Saggiatore è uscito Un Edipo stalinista. Gallo vive tra New York, la Francia, il Messico e l’Avana. Da anni si interessa, come professore e come ricercatore, alla letteratura cubana della quale è uno dei massimi esperti.

Rassegna Stampa